sabato 29 ottobre 2016

Quando con la fotografia si dialoga con il mondo.

Sono i luoghi che attraversiamo abitualmente ogni giorno, quelli che raggiungiamo con desiderio e quelli che fuoriescono dal cilindro magico della memoria ad animare la nostra voglia di vita. A ciascuno di essi corrisponde un paesaggio che non è composto soltanto di atomi luminosi, bensì di incessanti moti dello spirito. In codesto stato di tensione, prevalentemente emotiva, ci soccorre lo strumento fotografico, a catturare sotto forma di immagine quanto di sensato ci capiti di osservare. Il guaio è che tra noi, ben travestiti e sempre in agguato, ci sono tanti ladri di emozioni: i più idioti ed inutili della propria specie.

Nessun commento:

Posta un commento